Su precise indicazioni fornite dalla Squadra Mobile e con il coordinamento della D.D.A. di Catania è stato catturato dalla Polizia rumena nella città di Curtea De Arges Orazio Magrì 42enne, sorvegliato speciale, ricercato per associazione per delinquere di stampo mafioso affiliato al clan Santapaola – Ercolano. Durante la sua latitanza oltretutto Magrì è stato raggiunto da altra misura cautelare, per concorso in omicidio aggravato di Sebastiano Paratore, il cui cadavere, venne rinvenuto carbonizzato in contrada Torre di Casalotto nelle campagne di Acicatena la sera dell’11 marzo 2005. Tenendo conto della caratura criminale di Magrì, le indagini degli ultimi anni e le dichiarazioni di recenti collaboratori di giustizia, avrebbero consentito di affermare che lo stesso rappresenti il vertice operativo del clan Santapaola-Ercolano.
La Squadra Mobile, di intesa con la Direzione Distrettuale Antimafia, avviata un’intensa attività investigativa – preceduta da una minuziosa valutazione del vissuto criminale di Magrì storicamente legato al gruppo della “Civita”, sarebbe emerso che Magrì avesse lasciato la Sicilia sentendosi braccato dalle Forze di Polizia. Si è scoperto, inoltre, che un’autovettura Mercedes a bordo della quale era stato avvistato Magrì prima di rendersi irreperibile, non era più presente nel P.R.A italiano. Sulla base di questi presupposti, la D.D.A. di Catania ha richiesto immediatamente l’emissione del mandato di arresto europeo e contestualmente è stato allertato il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e l’Interpol, che ha scoperto che la Mercedes era stata reimmatricolata e circolava in territorio rumeno, più precisamente nella città di Curtea de Arges a 200 km ad ovest di Bucarest.
Nel tardo pomeriggio del 28 febbraio scorso, insieme all’Interpol e di intesa con la Polizia locale si è intervenuti, riuscendo a bloccare Magrì che in un primo momento aveva detto di chiamarsi Alessio Franco, ma la comparazione delle impronte digitali con il cartellino fornito dalla Squadra Mobile non gli ha lasciato scampo. Al termine delle previste procedure Magrì verrà estradato in Italia a disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania.
Magrì è indicato anche quale killer di Angelo Santapaola, che avrebbe ucciso a sangue freddo nell’ambito di un regolamento di conti interno alla cosca.
Il ministro della Giustizia, Severino, si è complimentata per l’esito dell’operazione con il Procuratore dr. Giovanni Salvi.